La banca centrale estone ha annunciato che smetterà di coniare le monete da 1 e 2 centesimi di euro.
Secondo Rait Roosve, dirigente della Banca d’Estonia, “dopo una sola transazione, le monete da uno e due centesimi già escono dalla circolazione. Il resto viene restituito al consumatore nel settore al dettaglio, momento in cui il cliente sceglie di non pagare con i centesimi, che quindi escono dalla circolazione”.
Secondo Roosve, dietro alla scelta di non produrre più le due tipologie ci sono anche motivi ecologici: “Queste monete sono estremamente difficili da riciclare. A causa del loro nucleo in acciaio e dello strato sottile di rame sulla parte esterna, non possono essere riciclate. Le monete più grandi possono essere fuse e riconiate, ma questo non è possibile con le monete da uno e due centesimi: il riciclo è più costoso del valore delle monete stesse, perché è necessario separare l’acciaio dal rame, con un processo metallurgico complesso e costoso”.
Già altri paesi hanno abolito le monete da 1 e 2 centesimi: Finlandia, Paesi Bassi, Belgio, Irlanda, Italia e Slovacchia. In particolare l’Italia ha fermato la loro produzione già dal 2018.
L’Estonia abolisce le monete da 1 e 2 centesimi
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