Storia e caratteristiche del dollaro Morgan

Articolo pubblicato nel 135° anniversario
della coniazione del primo dollaro Morgan
(11 marzo 1878-2013)

Il dollaro Morgan fu emesso in sostituzione del dollaro Liberty Seated (II tipo), coniato dal 1866 al 1873. Queste sono le caratteristiche della moneta:

Metallo: argento 900‰, rame 100‰
Peso: 26,73 grammi
Diametro: 38,1 millimetri
Spessore: 2,40 millimetri
Contorno: rigato
Dritto: aquila che regge un ramoscello d’ulivo e tre frecce, entro una corona d’alloro; sopra l’aquila, vi è la legenda “In God we trust”. Lungo il bordo, le legende UNITED STATES OF AMERICA e ONE DOLLAR, separate da due stelle a sei punte.
Rovescio: testa diademata e laureata della Libertà (volta a sinistra), contornata dalla legenda E PLURIBUS UNUM, da tredici stelle a sei punte e dalla data. Sul diadema vi è la legenda LIBERTY.
Incisore: l’inglese George Thomas Morgan; la modella che egli ritrasse come la Libertà fu Anna Willess Williams (notizia riportata dal New York Times del 14 agosto 1879).

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morgan_dollar

L’emissione venne autorizzata il 28 febbraio 1878 con il Bland-Allison Act; con la stessa legge il Dipartimento del Tesoro fu autorizzato ad acquistare l’argento per produrre le nuove monete, per un valore mensile che oscillava dai 2 ai 4 milioni di dollari.
Questo suscitò grande attesa per la nuova moneta, tanto che il Cincinnati Commercial scrisse:

Non vogliamo un dollaro d’argento coniato per Wall Street, ma un dollaro d’argento coniato per la gente, un dollaro per la Valle del Mississippi, con su un’aquila la cui ala destra planerà su Washington e la sinistra spazzerà la polvere lungo le strade di San Francisco, mentre la coda si estenderà fino alla Baia di Hudson.

Il primo dollaro Morgan venne coniato a Philadelphia alle 15.17 dell’11 marzo 1878.
Si tenga presente che le prime 750.000 monete coniate a Philadelphia nel 1878 presentano otto piume nella coda dell’aquila, ma nella realtà le penne della coda delle aquile sono in numero dispari; quindi Henry Linderman, direttore della US Mint, fece modificare i conii, riducendo a sette il numero delle penne. I conii con otto penne vennero modificati cancellando l’ottava; ma in diversi conii questa modifica non riuscì perfettamente: esistono monete con sette penne nelle quali è ancora visibile la traccia della penna cancellata. Oggi sono particolarmente ricercate.

Nonostante la grande aspettativa creatasi per la nuova moneta, il fatto che l’incisore fosse inglese raffreddò l’entusiasmo di molti. Ad esempio l’American Journal of Numismatics scrisse:

La lunga linea di mostruosità prodotte dalla US Mint certamente riceve la sua corona con il nuovo dollaro. La bruttezza del pezzo aggiunge un altro torto alla disonestà originale: aver chiamato un incisore europeo per disegnarlo.

Invece il già citato Cincinnati Commercial affermò:

Non possiamo dire che l’arte di questa moneta ci riempia di gioia. L’aquila, capiamo bene, è disegnata da un inglese; dovremmo pensare così, anche, dalle apparenze. Non sembra fatta per assomigliare all’uccello della nostra terra, in effetti abbiamo paura che “la cosa” sia piuttosto un “british grouse” (gallo cedrone, ndt).

In ogni caso gli americani dell’est tendevano a snobbare la nuova moneta perché più abituati all’uso delle banconote, mentre il dollaro Morgan fu ben accetto negli stati del sud, soprattutto da parte dei neri: gli ex schiavi non si fidavano troppo della cartamoneta. Lo stesso avvenne nel west, dove la fiducia nei biglietti cartacei era molto bassa; inoltre le miniere d’argento erano tutte in quei territori (soprattutto in Nevada) e la produzione del Morgan faceva bene alla loro economia.

Il dollaro Morgan fu coniato dal 1878 al 1904, e poi di nuovo nel 1921. In totale ne sono stati prodotti più di 657.000.000 di pezzi per la circolazione da cinque zecche differenti, oltre a 22.800 pezzi in versione proof (tutti coniati nella zecca di Philadelphia). Buona parte delle monete coniate non entrarono mai in circolazione, ma rimasero nei caveau del Tesoro, in quanto fungevano da copertura metallica dei biglietti cartacei (i Silver Certificates convertibili in argento); per questa ragione in alcune zecche (soprattutto a New Orleans) si prestava scarsa attenzione alla qualità delle monete coniate. Parte delle monete mai entrate in circolazione vennero poi vendute al pubblico tra il 1962 e il 1964.

Per conoscere il valore delle monete di circolazione appartenenti alle annate più comuni e in non perfetta conservazione, cliccate qui. Di seguito, i segni di zecca e le singole tirature:

senza segno di zecca (ssz): Philadelphia;
CC: Carson City;
O: New Orleans;
S: San Francisco.

ssz

CC

O

S

1878

750.000 (8 piume)
9.759.550 (7 piume)

2.212.000

9.744.000

1879

14.807.100

756.000

2.887.000

9.110.000

1880

12.601.335

591.000

5.305.000

8.900.000

1881

9.163.975

296.000

5.708.000

12.760.000

1882

11.101.100

1.133.000

6.090.000

9.250.000

1883

12.291.039

1.204.000

8.725.000

6.250.000

1884

14.070.875

1.136.000

9.730.000

3.200.000

1885

17.787.767

228.000

9.185.000

1.497.000

1886

19.963.886

10.710.000

750.000

1887

20.290.710

11.550.000

1.771.000

1888

19.183.833

12.150.000

657.000

1889

21.726.811

350.000

11.875.000

700.000

1890

16.802.590

2.309.041

10.701.000

8.230.373

1891

8.694.206

1.618.000

7.954.529

5.296.000

1892

1.037.245

1.352.000

2.744.000

1.200.000

1893

378.792

677.000

300.000

100.000

1894

110.972

1.723.000

1.260.000

1895

450.000

400.000

1896

9.967.762

4.900.000

5.000.000

1897

2.822.731

4.004.000

5.825.000

1898

5.884.735

4.440.000

4.102.000

1899

330.846

12.290.000

2.562.000

1900

8.880.938

12.590.000

3.540.000

1901

6.962.813

13.320.000

2.284.000

1902

7.994.777

8.636.000

1.530.000

1903

4.652.755

4.450.000

1.241.000

1904

2.788.650

3.720.000

2.304.000

 

Il 23 aprile 1918 il Pittman Act autorizzò la rifusione di 350.000.000 di dollari Morgan. Le monete effettivamente rifuse furono 270.232.722, ovvero il 47% di quelle coniati fino ad allora; non è mai stato comunicato il numero di monete rifuse per ogni data. L’argento di 259.121.554 dollari fu poi venduto alla Gran Bretagna al prezzo di un dollaro per ogni oncia, più il valore del rame contenuto nelle monete e il costo di trasporto.
Ma dopo appena tre anni ci si rese conto che dopo la rifusione non c’erano più monete in argento sufficienti a coprire il valore dei biglietti cartacei e così si decise di coniare nuovi dollari Morgan, da produrre esclusivamente con argento acquistato da compagnie minerarie statunitensi. I conii originali erano stati distrutti nel 1910, quindi se ne incisero di nuovi utilizzando come modello alcune monete del 1878; le monete datate 1921 presentao un conio più basso e piatto. Per la prima volta i Morgan vennero coniati anche a Denver; queste le tirature del 1921 in dettaglio:

  • Philadelpia (ssz): 44.690.000
  • Denver (D): 20.345.000
  • San Francisco (S): 21.695.000

Pochi mesi dopo il dollaro Morgan venne sostituito dal Peace dollar, di cui abbiamo parlato in un altro articolo.

22 Risposte a “Storia e caratteristiche del dollaro Morgan”

  1. Zecca O. Qundi quanto puo valere approssitivamente?
    Scusa per le troppe domande comunque è un ottimo sito molto ben fatto i mie complimenti

  2. la conservazione è ottima ed è del 1892..
    scusa la mia ignoranza come posso vedere la zecca?

    1. Il segno di zecca (se presente) si trova sotto la corona d’alloro, sopra le lettere DO di DOLLAR:
      – senza segno di zecca: Philadelphia;
      – CC: Carson City;
      – O: New Orleans;
      – S: San Francisco.
      Comunque tute le quattro monete del 1892 non hanno tirature altissime (come può vedere dala tabella nell’articolo) e questo promette bene.

  3. Salve, possiedo un dollaro morgan del 1878 a otto piume e senza segno di zecca, uno del1881 ed uno del1889 entrambi con segno di zecca O.
    Vorrei sapere la quotazione.
    Grazie.

    1. Quella del 1878 con otto piume vale dai 35 ai 1.300 dollari a seconda della conservazione. Le altre due sono comuni e valgono per l’argnto che contengono (attualmente 11 euro), soprattutto se sono in conservazione non perfetta.

    1. Se il segno di zecca è O oppure è assente il valore è quello dell’argento contenuto dalla moneta. Se il segno di zecca invece è S la moneta vale diverse decine di euro in più.

  4. Salve possiedo un dollaro Morgan del 1902 . E vorrei sapere il valore!!! Grazie in anticipo…

    1. Nel 1902 il dollaro fu coniato da tre zecche; il segno di zecca (se c’è) si trova la corona d’alloro (sopra la D di DOLLAR).
      – Denver (senza segno di zecca): molto comune, vale il peso dell’argento che contiene (11,50 euro). Solo se in perfette condizioni vale qualcosa in più.
      – New Orleans (O): vale lo stesso discorso fatto per Denver.
      – San Francisco (S): idem come sopra, ma se in alta conservazione vale di più rispetto ad un dollaro di Denver o di San Francisco.

  5. Salve, possiedo un dollaro Morgan del 1882. Potete aiutarmi a conoscerne il valore?

  6. possiedo un dollaro morgan del 1885 vorrei capire quanto vale è sopratutto se ha una sua storia.
    Grazie

    1. Nel 1885 il dollaro fu coniato da quattro zecche; il segno di zecca (se c’è) si trova la corona d’alloro (sopra la D di DOLLAR).
      – Denver (senza segno di zecca): molto comune, vale il peso dell’argento che contiene (12,50 euro). Se in perfette condizioni vale qualcosa in più.
      – New Orleans (O): vale lo stesso discorso fatto per Denver.
      – San Francisco (S): idem come sopra, ma se in alta conservazione vale di più rispetto ad un dollaro di Denver o di San Francisco.
      – Carson City (CC): non comune. Vale dai 3000 ai 500 dollari, a seconda dello stato di conservazione.

      La storia di questa moneta è quella che trova nell’articolo.

      Le auguro un sereno 2014.

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