L’Italia celebra la moneta da una lira

Alla fine del 1951 fu emessa una nuova moneta da 1 lira, con al dritto una bilancia e al rovescio una cornucopia. Era in alluminio, pesava 0,625 grammi ed era larga 17,2 millimetri.
La produzione raggiunse il suo apice nel 1954, quando ne furono coniati 41 milioni di esemplari. Ma poi l’inflazione crebbe molto e la moneta da una lira perse quasi tutto il suo potere d’acquisto; pertanto divenne comune il modo di dire “la lira vale un corno”, riferito proprio alla cornucopia.
Nel 1959 la fabbricazione cessò definitivamente; riprese nel 1968 ma solo per poter inserire la moneta nelle neonate serie divisionali. Dal 1985 al 2001 fu coniata anche la versione fondo specchio. La produzione cessò definitivamente nel 2001 a causa dell’avvento dell’euro.

Il 4 novembre 2021 l’Italia celebrerà la tipologia Cornucopia con due monete in oro. Presentano entrambe lo stesso disegno, realizzato da Maria Angela Cassol, che riprende in pieno quello della moneta da 1 lira. Le sole differenze sono costituite dalla presenza della firma Cassol (al dritto, uguale per entrambe le monete) e del valore in euro e della data 2021 (al rovescio).
Ecco i dettagli delle due monete:

  • 20 euro in oro puro: pesa un quarto di oncia (pari a 7,77 grammi) ed ha un diametro di 22 millimetri. La tiratura è di 1.499 esemplari;
  • 50 euro in oro puro: pesa mezza oncia (pari a 15,55 grammi) ed ha un diametro di 28 millimetri; la tiratura è di 1.999 esemplari.