L’antica città-stato dorica di Messene fu fondata da Epaminonda nel 369 a.C., dopo la battaglia di Leuttra e la prima invasione tebana del Peloponneso. La città si ergeva in una posizione equidistante tra il mare, il fiume Neda e la catena montuosa del Taigeto.
Una volta finito il dominio tebano, Messene si avvicinò alla Macedonia, ricevendo in cambio aiuti da parte di Filippo II. Intorno al III secolo si alleò temporaneamente con gli Etoli, per poi optare per la lega achea. Nel 191 a.C. perdette l’autonomia, capitolando di fronte agli Achei. Durante il periodo romano la città godette di una certa prosperità.
Della città antica rimangono resti del teatro di età ellenistica, dello stadio, del tempio dedicato ad Artemide Limnatis e delle mura fortificate. Queste ultime rappresentano uno degli esempi meglio riusciti dell’edilizia militare greca. Costruite nel IV secolo a.C. si caratterizzano per la presenza di torri arricchite di feritoie e di quattro porte, tra cui la monumentale Porta d’Arcadia.
Va segnalato anche un complesso monumentale, costituito da una corte centrale, da un doppio colonnato, un tempio dorico, un grande altare ed ambienti per riunioni.
Nel 2020 la Grecia ha dedicato all’antica Messene una moneta da 50 euro in oro puro. La moneta pesa appena 1 grammo ed ha un diametro di 14 millimetri; la tiratura è di 1.500 esemplari.