Una moneta omaggia l’alchimia

L’alchimia è un antico sistema filosofico ed esoterico che si espresse attraverso il linguaggio di svariate discipline come la chimica, la fisica, l’astrologia, la metallurgia e la medicina. Ha lasciato numerose tracce nella storia dell’arte.
Diversi erano i grandi obiettivi che si proponevano gli alchimisti: conquistare l’onniscienza in tutti i campi del sapere, creare la panacea universale (un rimedio per curare tutte le malattie), prolungare indefinitamente la vita e trasmutare i metalli tramite la ricerca della pietra filosofale. La trasmutazione dei metalli di base in oro simboleggia un tentativo di arrivare alla perfezione e superare gli ultimi confini dell’esistenza.
Furono alchimisti anche importanti personaggi del mondo occidentale: Isaac Newton, Ruggero Bacone, il Parmigianino, Thomas Browne, Cagliostro. Si interessarono di alchimia anche San Tommaso d’Aquino, Marsilio Ficino, Giambattista della Porta, Giordano Bruno e Cosimo de’ Medici.
Ma l’alchimia non si limitò all’Europa, anzi era diffusa nella gran parte dell’umanità: nell’antico Egitto, nel mondo greco, in Cina, in India e nel mondo islamico.
In tempi recenti la tradizione alchemica ha influito sulla psicanalisi di Carl Gustav Jung. Oggi l’alchimia continua ad esistere soprattutto come sistema di trasmutazione interiore e miglioramento spirituale, che va al di là delle singole religioni e tradizioni. In questo senso gli insegnamenti più diffusi in Occidente sono quelli di Georges Ivanovic Gurdjieff (1872-1949).

Nel 2021 l’antica arte dell’alchimia è stata omaggiata da una moneta in argento puro emessa dall’isola di Niue. La moneta pesa due once (pari a 62,2 grammi) ed ha una tiratura di soli 500 esemplari.
Il disegno è ricco di simboli alchemici. Al centro spicca (con placcatura in oro) la “quadratura del cerchio”, simbolo geometrico della congiunzione alchemica degli opposti e della pietra filosofale. Quest’ultima è considerata la sostanza catalizzatrice capace di risanare la corruzione della materia, e quindi di trasmutare il piombo in oro. Secondo la tradizione la pietra ha il potere di trasformare i metalli in oro (se rossa) o in argento (se bianca). Il cristallo Swarovski posto sulla moneta rappresenta proprio la pietra filosofale rossa.
Sulla moneta compare anche il ritratto di Nicolas Flamel, un alchimista francese vissuto tra il 1330 e il 1418. La leggenda narra che egli fu uno dei pochi alchimisti che riuscirono ad ottenere l’immortalità (intesa come la completa identificazione con l’anima immortale, anziché con il corpo fisico) e la pietra filosofale. Si narra che all’improvviso egli iniziò a fare enormi donazioni, costruendo più di dieci ospedali, diversi ricoveri per i poveri e finanziò il restauro di chiese e monumenti.
Completano la composizione il Sole, la Luna e alcuni animali. Tra essi vi sono degli uccelli, perché il loro linguaggio era considerato dagli alchimisti perfetto e segreto, nonché la chiave per raggiungere la conoscenza perfetta.
Sotto alle legende vi sono da un lato le nuvole e dall’altro i raggi del Sole. Questi elementi sono contrapposti, ma sgorgano dallo stesso cerchio: ciò simboleggia la già citata congiunzione alchemica degli opposti.
I bordi e il contorno della moneta (nella terza foto) sono avvolti da un serpente arrotolato, proprio come quello che contorna il disco solare nella raffigurazione di Ra, il dio sole dell’antico Egitto.

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