I veri colori di Piero della Francesca

Aldous Huxley l’aveva definita l’opera d’arte più bella del mondo. Ora la Resurrezione, capolavoro di Piero della Francesca, torna a mostrarsi al pubblico dopo un lavoro di restauro durato tre anni.
L’impresa è stata compiuta dall’Opificio delle pietre dure di Firenze e della Soprintendenza di Arezzo. Ed è stata finanziata da Aldo Osti, ex manager della Buitoni, che ha donato 100.000 euro.

Piero della Francesca dipinse la Resurrezione tra il 1450 e il 1465 su un muro, poi tagliato e spostato nel Palazzo del Governo di Sansepolcro (Arezzo).
Il restauro andava eseguito in fretta perché la pittura rischiava di sollevarsi e gli intonaci di staccarsi. Il restauro ha quindi assicurato la conservazione dell’opera per il futuro.

Ecco una serie di particolari visti prima e dopo il restauro. Si nota una notevole differenza nei colori, essendo riemersi quelli originali.