A Introd, un paese alpino di poco più di 600 abitanti non lontano da Aosta, è stato scoperto lo scheletro di una donna vissuta 5.000 anni fa.
I resti di quella che è stata chiamata “la signora di Introd” si trovavano nella tomba all’interno della quale era stata sepolta. Lo scheletro, in perfette condizioni, era rannicchiato sul fianco destro e col capo rivolto a nord-ovest. La tomba era priva del corredo funebre.
Si tratta della testimonianza di una presenza umana contemporanea a quella dell’uomo del Similaun, ritrovato nel 1991 dall’altra parte delle Alpi, al confine tra l’Italia e il Tirolo austriaco.
Ora saranno i bambini della scuola del paese a scegliere il nome della donna. Il ritrovamento è avvenito proprio durante i sondaggi archeologici per l’ampliamento della scuola materna, su un’altura dove sorgono il castello, la chiesa parrocchiale e una cascina; propio a causa della presenza di questi edifici, l’area è di specifico interesse archeologico e quindi vincolata ai sensi del D.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, della legge regionale valdostana 11/1998 (Piano Territoriale Paesaggistico), nonché della legge regionale 56/1983; ciò ha reso necessaria l’esecuzione di sondaggi archeologici preventivi così come previsto per legge dalle suddette norme di tutela.
Lo scheletro è già stati trasferito in laboratorio, dove nei prossimi giorni saranno oggetto di analisi approfondite per determinarne età, abitudini e causa di morte. L’assessore regionale alla Cultura, Laurent Vierin ha dichiarato che “il ritrovamento è fondamentale, tanto che è nostra intenzione organizzare delle specifiche occasioni di valorizzazione e di divulgazione, con il coinvolgimento della comunità, per mettere a conoscenza della popolazione le nuove acquisizioni scientifiche e le relative informazioni storiche, al fine di rendere accessibile il nostro patrimonio culturale al maggior numero possibile di persone”.
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