Rubato il crocifisso di Waterloo

Celebrato come una reliquia miracolosa da Victor Hugo nei «Miserabili»

MILANO – È sopravvissuto alle fiamme della battaglia di Waterloo ed è stato celebrato come una reliquia miracolosa da Victor Hugo nel romanzo I Miserabili. Il grande crocifisso in legno, custodito nella cappella commemorativa di Hougoumont, uno dei luoghi più celebri della battaglia combattuta il 18 giugno 1815 che segnò la definitiva sconfitta di Napoleone, è stata rubato nelle scorse settimane nella città belga a pochi chilometri da Bruxelles. La notizia è stata diffusa da Yves Van der Cruysen, già assessore alla cultura di Waterloo e oggi curatore del famoso campo di battaglia, che ha lanciato un appello affinché «l’insostituibile» cimelio storico, che non ha alcun valore artistico, sia restituito alla città.

IL CIMELIO MIRACOLOSO – Il crocifisso, costruito circa 400 anni e alto due metri, in origine si trovava nella cappella del castello di Hougoumont. Questo luogo fu il teatro di un’atroce battaglia durante la quale francesi e inglesi si massacrarono. L’intera fattoria che circondava il castello fu distrutta e bruciata: sopravvisse solo il crocifisso in legno che, sebbene danneggiato (Hugo nel celebre romanzo scrisse che «il fuoco riuscì solo ad annerire i piedi di Cristo, ma poi si fermò miracolosamente»), è arrivato fino ai giorni nostri diventando uno dei ricordi più emblematici di Waterloo. «Purtroppo sappiamo che al momento del furto i ladri hanno danneggiato seriamente la croce», ha dichiarato il curatore Van der Cruysen all’Independentdi Londra. «Abbiamo trovato sul pavimento della cappella grandi schegge di legno che appartengono certamente alla figura di Cristo».

FURTO SU COMMISSIONE O VANDALI – Secondo Van de Cruysen il furto è avvenuto nelle scorse due settimane: «All’inizio di gennaio alcuni architetti sono entrati nella cappella e il crocifisso era ancora là», ha spiegato lo studioso al quotidiano transalpino Le Figaro. Adesso l’Interpol è al lavoro per ritrovare l’importante reliquia: foto del Cristo in legno, che pesa circa 200 chili, sono state diffuse tra gli antiquari di tutto il mondo: «Il crocifisso non ha alcun valore particolare», dichiara il curatore, «tranne quello infinito di essere una memoria della battaglia. È impossibile venderla sul mercato nero delle opere d’arte. Il furto non è stato portato a termine da ladri d’arte, bensì da vandali, ovvero persone che vogliono solo attirare l’attenzione su se stessi».

CELEBRAZIONI – Di diverso avviso Evelyn Webb-Carter, generale britannico e presidente di Waterloo 200, un’associazione anglo-belga che nel 2015 organizzerà le celebrazioni del bicentenario della battaglia. Quest’ultimo, come diversi storici, pensa che il furto possa essere stato commissionato da un fanatico collezionista di cimeli napoleonici: «Ci sono persone molto strane che sono ossessionate dalla battaglia di Waterloo», dichiara il generale. «Temo che il crocifisso possa essere stato rubato per ordine di qualche persona molto ricca che desidera possederlo. Se fosse così», termina Webb-Carter, «le probabilità di rivedere la croce sono davvero molto scarse».

Francesco Tortora
09 febbraio 2011

Fonte: http://www.corriere.it/

Aggiornamento del 19 novembre 2014: il crocifisso è stato ritrovato dalla polizia belga in un mercato delle pulci in Vallonia. Già risistemato nella cappella, il crocifisso sarà dunque presente alle celebrazioni del bicentenario della battaglia che si terranno nel 2015.

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