N-22 – Le monete dei Cento Giorni

Dopo la prima abdicazione di Napoleone, Luigi XVIII emise delle monete a suo nome. Ma il suo sistema monetario era identico a quello del Direttorio e di Napoleone (questo, a mio avviso, fu uno dei primi sintomi del fallimento della restaurazone).
Qui sotto: una moneta da 5 franchi coniata a Limoges nel 1814. Tiratura: 1.554.202 pezzi.

Dopo il suo ritorno, Napoleone ricominciò ad emettere monete con la sua effigie; le monete emesse durante il periodo dei cento giorni si riconoscono dal fatto che l’anno di emissione è il 1815. Per il resto (nella legenda e nell’iconografia) sono identiche alle monete imperiali (1804-14).

Eccole, in dettaglio:
2 franchi: 10 grammi, argento 900
Parigi (A): 6.783 pezzi coniati

5 franchi: 25 grammi, argento 900
Bayonne (L): 96.680 pezzi coniati
Lilla (W): 21.190 pezzi coniati
Limoges (I): 596.364 pezzi coniati (vedi foto sotto)
Parigi (A): 473.412 pezzi coniati
Perpignan (Q): 20.528 pezi coniati
Rouen (B): 93.122 pezzi coniati
Strasburgo (BB): 3.723 pezzi coniati
Tolosa (M): 79.715 pezzi coniati

20 franchi: 6,45 grammi, oro 900
Bayonne (L): 18.332 pezzi coniati
Lilla (W): 9.369 pezzi coniati
Parigi (A): 435.981 pezzi coniati

Qui sotto, 5 franchi 1815, zecca di Limoges (I).

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Foto tratta dal sito della ditta parigina Cgb

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