SIBARI (COSENZA), 29 GEN – È uno scenario apocalittico quello che appare in ogni angolo del parco archeologico di Sibari (in foto), sommerso dal fango e dall’acqua del fiume Crati dopo l’esondazione causata dalla pioggia. E così sembra di essere tornati al 510 a.C., quando i crotoniani decisero di deviare il corso del fiume che distrusse completamente l’opulenta polis magnogreca di Sybaris. L’area, che ha subito danni ingentissimi, è stata invasa da 200 mila metri cubi di acqua.
Fonte: ansa.it
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