L’Operazione Bernhard

Operazione Bernhard era il nome di un piano segreto tedesco, sviluppato durante la seconda guerra mondiale, per mettere in crisi l’economia britannica attraverso l’immissione massiccia di banconote false da £5, £10, £20 e £50. I falsi avrebbero dovuto far aumentare l’inflazione e quindi distruggere il sistema economico e finanziario del nemico.
Un’analisi storica fu pubblicata nel 2006 nel volume Krueger’s Men di Lawrence Malkin; l’Operazione Bernhard è considerata la più grande operazione di contraffazione di banconote, nello specifico di sterline, di tutta la storia. Grande sia dal punto di vista della quantità, pari a circa 133 milioni di sterline, sia dal punto di vista della strepitosa qualità delle banconote stampate.
L’operazione prende il nome dal capitano delle SS Bernhard Krueger, già esperto nella falsificazione di passaporti, che ne era il responsabile.
La stampa dei biglietti, iniziata nel 1942, ebbe luogo presso le baracche 18 e 19 del campo di concentramento di Sachsenhausen posto 35 chilometri a nord di Berlino, grazie al lavoro di 137 deportati ebrei di 13 differenti nazionalità, tutti esperti in modo professionale di stampa su carta. I biglietti vennero utilizzati dai servizi segreti nazisti, tra l’altro, sia per pagare la famosa spia Cicero che per liberare Benito Mussolini a Campo Imperatore. Gran parte del denaro contraffatto, racchiuso in casse metalliche, venne gettato dai nazisti, negli ultimi giorni di guerra, nel Lago di Töplitz, in Austria.

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