
Durante gli anni rivoluzionari Francisco “Pancho” Villa stampò cartamoneta, la quale venne volgarmente detta “billimbique”, allo scopo di autofinanziarsi.
In Messico, le prime emissioni di cartamoneta senza copertura legale si registrarono sotto Carranza nella primavera del 1913 e in seguito si moltiplicarono a dismisura nelle varie regioni fino a provocare un caos monetario, usato peraltro come arma politica dalle varie fazioni nei rispettivi territori.
Alla fine del 1913 Villa stampò proprie banconote, battezzate subito sàbanas de Villa (le lenzuola di Villa), cui in seguito se ne aggiunsero altre che, designate con termini popolari dalla fantasia popolare (ad esempio, “billimbique”), inondarono il paese a ritmo continuo fino al 1915. Si tratta di banconote di piccolo taglio, emesse per un valore di 10 milioni di pesos fino al mese di maggio del 1914; a partire da questa data e per tutto il 1915 entrarono in circolazione biglietti per oltre 400 milioni di pesos; quando, a metà di quell’anno, Villa rifornì di cartamoneta i gruppi rivoluzionari del centro, a Chihuahua si stampavano un milione di pesos al giorno.
Nel contempo Villa, oltre a impossessarsi della riserve auree della banca dei Terrazas, creò il Banco del Estado di Chihuahua col proposito di controllare le emissioni dei biglietti a corso forzoso e di concedere piccoli crediti garantiti dai beni espropriati; questa banca diventò il perno di tutte le sue operazioni finanziarie. In breve egli creò un’amministrazione controllata e la nuova moneta divenne l’unità utilizzata nelle transazioni economiche e nel commercio internazionale, anche se in tal modo si innescherà un inevitabile processo inflazionistico.
In seguito alla sconfitta di Villa ad opera di Venustiano Carranza, ci fu difficoltà per ottenere la conversione di queste banconote; questo creò malcontento fra la popolazione.
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Per informazioni sulla storia di Pancho Villa, potete consultare questa pagina.
Ma se volete approfondire, vi consiglio il libro Pancho Villa e la rivoluzione messicana scritto da Manuel Plana (professore all’università di Firenze), edito da Giunti nel 1993.
Salve, ho due banconote dello stato di chihuahua del 1915. Una e’ da dieci pesos l’altra da cinque. Sul retro di quella da 5 c’e’, oltre al timbro nero, una firma, anzi una sigla piena di ghirigori. Sul retro di quella da 10, oltre al timbro rosso, c’e un timbro piu’ grande, nero,in cui si distingue la parola “sonora”.
Se mi indica a quale indirizzo, le posto le foto.
Che valore possono avere?
Purtroppo sono banconote comuni che valgono pochi euro.
Su questo sito messicano ce ne sono molte in buona conservazione; sono vendute a 115 peso, pari a 5,50 euro: http://coleccionables.mercadolibre.com.mx/monedas-y-billetes/billete-5-pesos-el-banco-de-chihuahua-1915
Ho una moneta in argento del 1883 da 20 dollari.
Quanto può valere ?
Non capisco di che moneta si tratta perchè il pezzo da 20 dollari statunitensi di quell’epoca è in oro (e pesa 33,43 grammi).
Può essere più preciso e magari linkare una foto ?