Emanuele Filiberto: “Umberto II non era gay”

Emanuele Filiberto di Savoia ha annunciato che querelerà lo scrittore francese Didier Godard, autore del Dictionnaire des Chefs d’Etat homosexuels ou bisexuels (Dizionario dei Capi di Stato omosessuali o bisessuali), pubblicato nel 2004 ed attualmente in ristampa. In questo libro, infatti, sono riportate anche le presunte frequentazioni omosessuali di re Umberto II. Infatti nel libro si parla dei pedinamenti e delle intercettazioni, subite ad opera dell’OVRA per volontà di Benito Mussolini, che avrebbero svelato i nomi dei presunti amanti dell’allora principe: il regista Luchino Visconti, il pugile Primo Carnera, l’attore francese Jean Marais e numerosi ufficiali dell’esercito, tra cui il futuro partigiano Montanari che nelle sue memorie sostiene di aver respinto delle avances ricevute dal principe, pagando il rifiuto con la fine della sua carriera militare.
“Il fatto che mi ha lasciato veramente di stucco – ha dichiarato Emanuele Filiberto – non è tanto il dubbio insinuato circa il reale orientamento sessuale di mio nonno, anche perché la mia stima verso di lui rimarrebbe immutata, quanto la totale falsificazione dei dati storici. Nel libro si dice tra l’altro che anche Mussolini era a conoscenza dell’omosessualità di Umberto II e che, per questo, lo faceva seguire e intercettare telefonicamente. Questa cosa mi è stata confermata da mia nonna, ma il vero motivo era un altro: il Duce temeva l’influenza del re e della regina e aveva paura che facessero amicizia con gli antifascisti. L’autore del dizionario poi parla addirittura di un presunto flirt di mio nonno con Luchino Visconti, che a sua volta lo avrebbe quasi confessato pubblicamente nella sua autobiografia. Io posso dire con convinzione che sono delle calunnie vergognose!”.
Quanto scritto nel libro non è stato tollerato da Emanuele Filiberto che, pur essendosi accorto dell’opera con otto anni di ritardo, ha deciso di passare alle vie legali. “Chiederò il sequestro del volume ed un maxi risarcimento danni perché quel libro infanga la memoria di mio nonno con volgarissimi pettegolezzi. Con la famiglia stiamo valutando anche una maxi querela per diffamazione” ha dichiarato il principe in un’intervista rilasciata a Klaus Davi per la trasmissione Klauscondicio (si veda il video in basso), aggiungendo che l’eventuale risarcimento verrà devoluto all’Arcigay. Molti considerano la scelta di Emanuele Filiberto come un passo falso perché rimette al centro dell’attenzione una questione quasi dimenticata e a cui ormai nessuno dava più importanza.


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