Camerun, una moneta per la dea Luna

La luna è l’unico satellite naturale della Terra, dalla quale dista circa 383.000 km.
Sulla sua superficie è possibile distinguere delle macchie scure e delle macchie chiare. Le prime sono i cosiddetti “mari”, ovvero regioni quasi piatte coperte da rocce e detriti di colore scuro. Invece le zone chiare sono altopiani alti fino a 9.000 metri. Essendo in rotazione sincrona, la luna rivolge sempre la stessa faccia verso la Terra; quindi il suo lato nascosto è rimasto sconosciuto fino al periodo delle esplorazioni spaziali.

La luna ha una valenza divina in molte religioni di tutto il mondo.
Ad esempio nell’antica Roma era rappresentata come il complemento femminile del dio Sole. A volte era raffigurata, insieme a Proserpina ed Ecate, come diva triformis, ossia una divinità che assume tre diverse sembianze. A Roma vi era un tempio della Luna sull’Aventino.
Invece nell’antica Grecia la luna era personificata da ben quattro dee: Selene era la dea della luna piena, Artemide di quella crescente, Ecate della luna calante ed infine Perseide di quella nuova.
Nella civiltà egizia il dio della luna era Khonsu. Il suo nome significa “viaggiatore” e si riferisce al viaggio della luna attraverso il cielo notturno. Era anche il dio che misurava il passare del tempo, così come l’altro dio lunare Thot: mentre quest’ultimo era legato al tempo in generale, Khonsu determinava quello degli uomini. Anche Khonsu era parte di una triade, ovvero quella tebana, insieme ad Amon e Mut.
Ancora oggi nell’induismo il dio lunare è Chandra, che viene raffigurato come un giovane con aureola che, accompagnato da due regine, guida un carro trainato da dieci cavalli. Il suo simbolo è l’antilope.

Nel 2022 il Camerun ha dedicato alla dea Luna una moneta da 2.000 franchi in argento puro. La moneta pesa due once (ovvero 62,20 grammi) ed ha un diametro di 55 millimetri. Ne sono stati emessi solo 500 esemplari.
Raffigura la dea seduta su una falce di luna crescente; sullo sfondo si può ammirare la superficie lunare.