Italia, 5 euro 2020 per la tigre

La tigre (Panthera tigris) è il più grande dei cosiddetti “grandi felini” che costituiscono il genere Panthera (tigre, leone, giaguaro, leopardo e leopardo delle nevi).
È un predatore alfa, visto che si colloca all’apice della catena alimentare: non avendo predatori in natura, a parte l’uomo. Oltre che dalle dimensioni notevoli, è caratterizzata dalla particolare colorazione striata del mantello. Tuttavia vi sono delle varianti al colore del mantello, soprattutto nella tigre del Bengala.

Nonostante le misure a sua tutela, attualmente la tigre è in pericolo di estinzione. Si tratta di un processo causato dall’uomo (caccia e distruzione dell’habitat), in accelerazione negli ultimi due secoli.
Secondo il WWF rimangono nel mondo solo circa 3.890 esemplari di tigre allo stato selvatico, ovvero il minimo storico. I paesi in cui vive questo animale sono Bangladesh, Bhutan, Birmania, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Malaysia, Nepal, Russia, Thailandia, Vietnam e forse Corea del Nord.

Nel 2020 l’Italia dedicherà alla tigre una moneta da 5 euro in bronzital (lega di rame e alluminio). Pesa 9,30 grammi ed ha un diametro di 26,95 millimetri; ne verranno emessi 6.000 esemplari. L’autrice è Silvia Petrassi, che ha disegnato il bozzetto e inciso i conii.
La moneta è fosforescente, visto che la tigre si illumina al buio (terza foto). Si tratta della prima moneta della nuova serie dedicata agli animali in via di estinzione.