La Polonia attualmente è membro dell’Unione europea ma gode di sovranità monetaria grazie alla propria moneta, lo zloty. Per questo motivo continuano le pressioni da parte dell’Unione europea per convincere la Polonia ad entrare nell’euro.
Ma Michal Dworczyk, capo di gabinetto del primo ministro polacco Mateusz Morawiecki, ha dichiarato che “la data di adozione della moneta unica non ha nulla a che vedere con il processo di adesione all’Ue”.
Il braccio destro del premier ha poi aggiunto che il momento non è assolutamente favorevole, viste le tensioni ora presenti negli ambienti di Bruxelles e, inoltre, che non conviene avere fretta su tematiche di queste tipo. Ha poi evidenziato come alcuni paesi europei “abbiano subìto delle conseguenze negative” proprio per aver affrettato l’ingresso nella moneta unica.
Le posizioni del governo di Varsavia sono forti anche dei sondaggi: i cittadini polacchi sono in maggioranza contrari all’adozione dell’euro.
Ad essere scettici nei confronti della moneta unica troviamo anche paesi come la Svezia e la Repubblica Ceca. Sulla stessa lunghezza d’onda stanno scemando anche gli interessi dell’Ungheria e della Romania.
Chi, al contrario, sta cercando di velocizzare il proprio ingresso nella moneta unica è la Croazia.
Infine, chi vorrebbe adottare l’euro ma non lo può fare è la Bulgaria, visto che al momento non soddisfa i criteri economici richiesti dall’Ue.