Il Tintoretto, al secolo Jacopo Robusti (1518-1594), è stato un pittore veneziano. Fu uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana e probabilmente l’ultimo grande pittore del Rinascimento italiano. Il soprannome “Tintoretto” gli derivò dal mestiere di suo padre, che era tintore di stoffe.
Per l’energia espressa nella sua pittura, il Tintoretto è stato soprannominato “il furioso” o “il terribile”. Così lo definì il Vasari per il suo carattere forte e il suo uso drammatico della prospettiva e della luce. Proprio queste caratteristiche resero il Tintoretto un precursore dell’arte barocca.
Nel 2019 l’Italia dedicherà al Tintoretto una moneta da 20 euro. La moneta è in “formato marengo”, ovvero è in oro 900, pesa 6,45 grammi ed ha un diametro di 21 millimetri.
Realizzata da Maria Carmela Colaneri, al dritto la moneta raffigura un volto femminile che rappresenta l’Italia, con elementi figurativi tratti dallo stemma della Repubblica. Invece al rovescio vi è un particolare del dipinto “Susanna e i Vecchioni”, una delle opere più famose del pittore.
La tiratura sarà di soli 1.000 esemplari.
Ricordiamo che lo scorso anno anche San Marino aveva dedicato una moneta al Tintoretto.