Guglielmo Tell fu un leggendario eroe svizzero che sarebbe vissuto tra la fine del XIII ed il XIV secolo. La sua reale esistenza è ancora oggetto di disputa.
La leggenda narra che Guglielmo Tell nacque e visse a Bürglen nel Canton Uri, a ridosso del massiccio del San Gottardo.
Il 18 novembre 1307 si recò nel capoluogo regionale, Altdorf. Mentre passava sulla pubblica piazza ignorò il cappello imperiale fatto fissare in cima ad un’asta dal balivo Albrecht Gessler (l’amministratore locale degli Asburgo). Il cappello, simbolo dell’autorità imperiale, doveva assolutamente essere riverito da chiunque passasse. Chi non s’inchinava rischiava la confisca dei beni o addirittura la morte. Siccome Tell non aveva riverito il cappello, il giorno dopo dovette giustificarsi pubblicamente.
In cambio della vita, il balivo Gessler gli impose la prova della mela che, posta sulla testa del figlioletto Gualtierino, avrebbe dovuto essere centrata dalla freccia della sua balestra. La prova riuscì a Tell ma, nel caso qualcosa fosse andato storto, Guglielmo aveva nascosto una seconda freccia sotto la giacca, pronta per il tiranno. Questo costò a Tell la libertà: venne arrestato e portato in barca verso la prigione di Küssnacht. Ma, approfittando di una tempesta, riuscì a fuggire e si vendicò uccidendo Gessler.
Il 1° agosto 1308 la popolazione, incoraggiata dalle gesta di Guglielmo Tell, insorse e scacciò per sempre i balivi dalla Svizzera.
Poi nel 1315 Tell partecipò alla battaglia di Morgarten a fianco dei Confederati (Uri, Svitto e Untervaldo), conclusasi con la vittoria di questi ultimi contro gli Asburgo. Guglielmo Tell visse rispettato e ammirato. Morì nell’estate del 1354, nel tentativo di salvare un bambino caduto nel torrente Schächen in piena.
Nel 2018 la Svizzera ha dedicato a Guglielmo Tell una moneta da 50 franchi in oro 900. La moneta pesa 11,29 grammi ed ha un diametro di 25 millimetri; la tiratura è di 4.500 esemplari. Disegnata da Angelo Boog, la moneta raffigura Guglielmo Tell ritratto dal pittore svizzero Ferdinand Hodler (1853-1918).