Le monete sopravvissute alla bomba atomica

Domenica prossima ricorrerà il 72° anniversario del bombardamento atomico della città di Hiroshima da parte dell’aviazione statunitense.
L’esplosione, avvenuta alle 8.15 del 6 agosto 1945, uccise tra le 90.000 e le 166.000 persone. Ad esse, tre giorni dopo, si aggiunsero le vittime di Nagasaki, stimate tra le 60.000 e le 80.000.

Occupandoci di numismatica, vogliamo ricordare quella immane strage condividendo con i nostri lettori le foto di alcune monete molto particolari.
Si tratta di alcuni cash in lega di rame della tipologia Ka Nei Tsu Ho, emessi tra il 1635 e il 1863. Ognuna di queste monete aveva valore nominale di 1 mon. Il 6 agosto 1945 si trovavano ad Hiroshima e vennero fuse tra loro dall’enorme calore generato dalla bomba atomica.

Queste monete, oggi conservate al museo di Hiroshima, sopravvissero solo perché si trovavano dentro una cassaforte. Infatti tutti gli oggetti in rame non protetti vennero distrutti all’istante: nel primo miliardesimo di secondo la temperatura nel punto di esplosione raggiunse i sessanta milioni di gradi centigradi. E il rame fonde ad “appena” 1.085 gradi e va in ebolizione a 2.567 gradi.

Anche il Genbaku Dome (l’unico edificio a rimanere in piedi nella zona) aveva una cupola in rame, che fu disintegrata dal calore generato dall’esplosione. Ancora oggi le rovine dell’edificio (terza foto) mostrano la struttura in ferro della cupola svanita nel calore infernale di quel 6 agosto 1945.

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