Clamoroso: monete romane trovate in Giappone

Quattro monete romane sono state rinvenute nelle rovine del castello di Katsuren, a Uruma, sull’isola di Okinawa. Questa è la prima volta in assoluto che delle monete romane vengono ritrovate in Giappone.
Le monete furono emesse dall’imperatore Costantino, che regnò dall’anno 306 al 337; sono in uno stato di conservazione piuttosto basso. Insieme alle monete romane sono state rinvenute anche sei monete ottomane del XVII secolo e delle porcellane cinesi.

“Non potevo crederci”, ha commentato l’archeologo Hiroyuki Miyagi dell’Università di Okinawa, “ho pensato che si trattasse di falsi lasciati da qualche turista”.
Invece Toshio Tsukamoto, ricercatore e curatore del patrimonio culturale del tempio Gangoji, ha dichiarato: “Ho effettuato molti scavi in Egitto e in Italia e quando le ho viste le ho riconosciute immediatamente”.

Ma come hanno fatto queste quattro monete ad arrivare fino alla terra del Sol Levante?
Difficilissimo, se non impossibile, che siano arrivate ad Okinawa già in epoca romana. Infatti Roma ebbe pochissimi contatti diretti con la Cina ed è difficile ipotizzare che li ebbe anche con il più distante Giappone. Anche la presenza delle monete turche seicentesche avvalora l’ipotesi di un arrivo più recente.
Va detto che Okinawa era un tempo il centro del regno delle isole Ryukyu, uno stato autonomo che approfittava della felice posizione geografica tra Giappone, Cina e sud-est asiatico per intrattenere floridi commerci.
Questo ruolo commerciale rende plausibile che le monete siano passate di mano in mano lungo la Via della Seta per arrivare fino ai proprietari del castello, fondato nel XII secolo.

In foto: una delle quattro monete rinvenute.

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