Collegi e licei nel Regno delle Due Sicilie

Quella in foto è una ricevuta di pagamento emessa il 20 maggio 1851, in cui si certifica che l’alunno don Domenico Tribuni Leognani ha versato (anticipatamente) la quota trimestrale di 18 ducati al Real Collegio di Abruzzo Citra, situato a Chieti, per il periodo 24 maggio-23 agosto dell’anno 1851.

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Questa è la trascrizione del documento:

Num. 576 Visto per Bollo di grana tre … ; , : 03.
Chieti 2 nove 1850
Bome (?)

Num.184
Visto per controllo
Filippo Papi

RICEVO di CASSA
Num. 69.
——————————
Per la somma di duc. 18:”
cioè
Argento duc. 18:”
Rame duc. =

REAL COLLEGIO DI ABRUZZO CITRA

———————————————–

RICEVO PER DISCARICO DELLA PARTE VERSANTE
————————–
Dal Signor D. Domenico Tribuni-Leognani —
si è versato la somma di ducati Dieciotto —–
——-
colle proporzioni di rame ed
argento di contro notate

Oggetto del versamento
Per un trimestre della sua pensione come alunno a pagamento intero in detto Collegio a decorrere dal 24. maggio a tutte il dì 23. agosto corrente anno 1851.——-

Chieti il dì 20. maggio —– 1851.
Il cassiere Emidio Ciarelli


Sul retro c’è una nota (scritta almeno un anno dopo):
1849 al 52 Spese del Collegio pel ragazzo


CENNI STORICI SUL REAL COLLEGIO DI ABRUZZO CITRA DI CHIETI
Il collegio fu istituito nel 1813 per volontà di Gioacchino Murat. Con i Borbone, nel 1818, il collegio di Chieti fu trasformato in Real Collegio e sottratto alla direzione degli Scolopi per essere promosso, nel 1851, a Real Liceo dei Tre Abruzzi.
Il 3 aprile 1837, fu concessa l’autorizzazione di “stabilirsi in Chieti una Biblioteca per uso pubblico e del Real Collegio mercè la costruzione di un’apposita sala sovrapposta al refettorio di quell’Istituto”. Così, dopo un faticato iter, nel 1838, ne fu iniziata la sistemazione in un ampio salone del Real Collegio dei Tre Abruzzi, che si era insediato nel Convento dei Padri delle Scuole Pie. Ordinata sommariamente, il 30 maggio 1840, la Biblioteca fu inaugurata “con solenni modi” e aperta al pubblico alla presenza dei “notabili”. La localizzazione presso il Real Collegio dei tre Abruzzi segnò un periodo felice per la biblioteca: fu, infatti, un illuminato disegno di politica culturale in quanto venne anche potenziata la sua originaria funzione di supporto indispensabile all’attività di studio e di insegnamento superiore. La biblioteca fu ampliata con vari acquisti a cui contribuirono, con duecento ducati annui, il Comune e, con trecento ducati, il Real Collegio.
Nel 1861, con la legge Casati, il Liceo di Chieti diventò Real Liceo Ginnasiale G. B. Vico, mentre dal collegio preesistente nasceva il Convitto Nazionale che, non avendo scuole interne, si appoggiava alle classi ginnasiali e liceali.
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I COLLEGI DEL REGNO DELLE DUE SICILE DURANTE IL PERIODO BORBONICO
  • Con Real Decreto del 14 gennaio 1817 vennero istituiti 5 “Real Licei”: di Napoli; di Principato Citeriore in Salerno; di Terra di Bari in Bari ; della 2a Calabria Ulteriore in Catanzaro; del 2° Abruzzo Ulteriore in Aquila;
  • In ciascuna delle altre province dei domini di qua del Faro venne istituito un “Collegio Reale”; questi istituti furono in numero di 12:

1 – Real Collegio di Terra di Lavoro in Maddaloni;
2 – Real Collegio Tulliano in Arpino;
3 – Real Collegio di Basilicata in Potenza;
4 – Real Collegio di Principato Ulteriore in Avellino;
5 – Real Collegio di Capitanata in Lucera;
6 – Real Collegio di Terra d’Otranto in Lecce;
7 – Real Collegio di Calabria Citeriore in Cosenza;
8 – Real Collegio della 2a Calabria Ulteriore in Monteleone;
9 – Real Collegio della 1a Calabria Ulteriore in Reggio;
10 – Real Collegio del Molise in Campobasso;
11 – Real Collegio dell’Abruzzo Citeriore in Chieti;
12 – Real Collegio del I° Abruzzo Ulteriore in Teramo.

  • Ogni Liceo e Collegio con un Convitto annesso aveva un rettore e un vicerettore; l’amministrazione dei beni e delle rendite era affidata a una Commissione composta dall’Intendente della Provincia che la presiedeva, dal rettore e da due proprietari, col nome di amministratori; nel Liceo di Napoli la Commissione era presieduta invece dal rettore, quando non vi interveniva il Presidente della Giunta di Pubblica Istruzione.
  • Dei convittori alcuni erano in pensione, altri in “piazza franca”: i primi pagavano semestralmente e anticipatamente una retta stabilita; gli altri dovevano avere almeno “letto ed equipaggio”.
  • A facoltà del rettore potevano essere ammessi gratuitamente, come uditori, alunni esterni.
  • In aprile di ogni anno i convittori e gli esterni sostenevano un esame particolare e, nel mese di settembre, sostenevano un “esame in pubblica adunanza” cui venivano invitati “uomini di lettere e distinti personaggi”.
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