Il Santo Graal è la coppa contenente il sangue di Gesù Cristo, che egli stesso utilizzò durante l’Ultima Cena. Proprio per aver raccolto il sangue di Gesù, a questo oggetto vengono attribuiti poteri miracolosi.
Molto probabilmente quella del Graal è una leggenda orale gotica, trascritta in forma di romanzo tra la fine del XII secolo e l’inizio del XIII secolo: gli antichi racconti sul Graal sarebbero stati imperniati sulla figura di Percival e si sarebbero poi intrecciati con il ciclo arturiano. La fama dl Graal si diffuse subito, tanto che già nel 1260 Jacopo da Varagine narrò nella Legenda Aurea che nel 1099, durante la prima Crociata, i genovesi trovarono il calice usato nell’Ultima Cena.
Secondo alcune interpretazioni moderne il Graal sarebbe in realtà la Sacra Sindone, mentre altri sostengono che il suo nome deriverebbe da sang real, ovvero il sangue della discendenza di Gesù, sposato con Maria Maddalena. Essa dopo la crocifissione sarebbe fuggita in nave dalla Palestina, insieme al figlio avuto da Gesù, per approdare in Provenza dove il ragazzo avrebbe creato la dinastia merovingia.
Nel 2013 l’isola di Niue ha dedicato al Santo Graal (e al suo mistero) una moneta da 2 dollari in argento 925. La moneta pesa 62,20 grammi (due once) ed ha un diametro di 50 millimetri; è stata coniata dalla zecca polacca ed ha una tiratura di 2.000 pezzi.
Al dritto vi sono re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda che partono alla ricerca del Sacro Graal. Invece il rovescio, che include un inserto in agata, raffigura il santo cáliz, ovvero il presunto Graal che si trova nella cattedrale di Valencia, alla quale fu donato nel 1437 dal re Alfonso V d’Aragona. Questa reliquia è un calice in agata (ciò spiega la presenza di questo minerale nella moneta) ed è databile fra il II secolo a.C. e il I secolo d.C.; vi è incisa un’iscrizione araba. Secondo la tradizione il calice di Valencia sarebbe stato portato a Roma da San Pietro; il primo riferimento certo al calice spagnolo è del 1399, quando fu dato dal monastero di San Juan de la Peña al re Martino I di Aragona in cambio di una coppa d’oro.
Questa moneta è la seconda della serie dedicata ai “Misteri della storia”; la prima emissione è quella dedicata alla camera d’ambra .
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