Egitto, scoperte botteghe di 1800 anni fa

Una “zona industriale” romana risalente al 200 d.C. è stata scoperta da una missione archeologica egiziana nel nord del Sinai. Nel gruppo di botteghe si producevano anfore, piatti, vasellame e statue in bronzo.
Nel sito sono presenti le botteghe e gli alloggi delgli artigiani, ma anche una zona amministrativa. Per questo il ministro egiziano delle antichità, Mohamed Ibrahim, ha definito la scoperta molto importante perché rende bene l’idea di come potesse essere la vita quotidiana degli addetti della fabbrica dell’epoca, ma anche perché mette in risalto le relazioni economiche e commerciali dell’Egitto con i vicini delle coste del Mediterraneo.
La zona è stata scoperta durante uno scavo di routine nel sito archeologico di Tell Abu Seifi, dove sorge il forte eretto dall’imperatore romano Massimino il trace che regnò per soli tre anni, fra il 235 e il 238 d.C.
Il direttore della missione, Mohamed Abd el Maqsud, ha spiegato che durante gli scavi è stato rinvenuto anche un blocco di calcare con incisioni in latino inerenti la disposizione delle legioni all’interno della fortezza e una piccola immagine in terracotta del dio Bes, che gli egiziani veneravano come protettore della casa. Sono state trovate anche delle monete tolemaiche, quindi molto più antiche dell area industriale, risalenti ai regni di Tolomeo II (285-246 a.C) e di Tolomeo IV (222-205 a.C).

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                          Le botteghe                             La statuetta del dio Bes

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