Cipro salva le banche espropriando i cittadini

euro_genericaOggi il governo di Cipro opererà un prelievo forzoso dai conti correnti dei suoi cittadini. Le aliquote di questa tassa straordinaria sono incredibilmente alte: il 6,75% per le giacenze inferiori a 100.000 euro e del 9,90% per quelle superiori.

Da questa tassa si attende un introito di 5,8 miliardi, stima che fa presupporre un ammontare totale dei depositi di quasi 60 miliardi di euro (molti dei quali appartenenti a cittadini russi). Questa tassa è il risultato dell’accordo stipulato tra il governo di Nikos Anestesiades e l’Eurogruppo; è trapelato che l’FMI e la Germania volessero imporre a Cipro un’aliquota del 40%. In sostanza l’Unione Europea, piuttosto che far fallire il sistema bancario cipriota o azzerare il valore della obbligazioni bancarie, ha preferito far pagare il conto ai cittadini. Il Parlamento di Cipro avrà comunque l’ultima parola sulla questione.

I ciprioti hanno ricevuto la brutta notizia sabato mattina; la prima reazione della gente è stata di rabbia, ma anche di incredulità viste le tante promesse di non toccare i risparmi fatte sia dal vecchio che dal nuovo governo. Subito si sono formate lunghe file davanti alle succursali delle banche che dispongono di uno sportello automatico per effettuare prelievi di contante. Ma oggi ai ciprioti non sarà possibile accedere ai conti corrente perché è un giorno di festa nazionale e quindi: i cittadini ciprioti saranno impossibilitati a difendersi da questa tassa straordinaria.

Parte dei correntisti ciprioti doveva aver avuto sentore di questa brutta sorpresa: negli ultimi sei mesi l’ammontare complessivo dei depositi è sceso del 20%. In ogni caso, è evidente che questo autentico esproprio sarebbe stato ancora più grande se non ci fosse stato il contante libero.