“La moneta di Akragas”, il nuovo libro di Camilleri

“La moneta di Akragas” è l’ultimo  giallo a tema storico di Andrea Camilleri, in libreria dal 18 gennaio (editore Skira, 15 euro), che ha per scenario la vecchia città di Agrigento dei primi del ‘900 e per oggetto la storia di una moneta d’oro, coniata, in pochissimi esemplari, ad Akragas, intorno al 400 a.C. durante l’assedio cartaginese. Una moneta che passerà di mano in mano, da Girgenti a Roma, fino ad essere donata a Sua Maestà Vittorio Emanuele III Re d’Italia, appassionato di numismatica.

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Agrigento, primi del ‘900. Un medico condotto appassionato di numismatica. Il ritrovamento e la sparizione di una rarissima moneta greca. Un delitto misterioso. Una caccia al tesoro rocambolesca. Un furto reale…

“Lei che è un uomo di scienza, mi saprebbe dire se un uomo intelligente è intelligente sempre?”
“Se uno è intelligente, lo è sempre. Ma si può dare il caso che un uomo intelligente si comporti da cretino. Avviene spesso, quando si è innamorati.”
Il delegato socchiude gli occhi, sorride, perduto dietro un personale ricordo lontano.
“Vero è.”

406 a.C. Dopo un lungo assedio Akragas si arrende ai Cartaginesi. La città viene distrutta.
1909. La trovatura in un campo di una piccola moneta d’oro, unica al mondo, preziosissima.
Per l’emozione il dottor Stefano Gibilaro, medico condotto di Vigata, cade da cavallo.
Comincia così una storia che si dipana con risvolti inaspettati, tragici ed esilaranti, tra le campagne di Vigàta e la Messina distrutta dal terremoto, fino all’imprevedibile conclusione.

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