Tre monasteri armeni sulle monete

Il 20 settembre 2012 l’Armenia ha emesso tre monete dedicate ad altrettanti monasteri presenti nel suo territorio: Kecharis, Sanahin e Goshavank.
Le monete hanno tutte un valore nominale di 1.000 dram e sono in argento 925. Le tre emissioni presentano un’inusuale forma rettangolare (27×44 millimetri): a prima vista non sembrano monete ma lingotti. Le monete sono in argento 925 e ognuna di essa pesa 25 grammi; sono state coniate da una zecca privata del Liechtenstein, la Coin Invest Trust. La tiratura di ogni moneta è di 2.500 pezzi.

Il monastero di Kecharis fu fondato nel secolo XI ma la costruzione terminò solo nel secolo XIII. Nel 1927 l’edificio venne danneggiato da un terremoto ma, per motivi politici, la ricostruzione iniziò solo negli anni ’80. Questo monastero è il principale centro religioso dell’Armenia.

Il Monastero di Goshavank fu edificato nel 1196 sulle rovine di un vecchio monastero distrutto da un terremoto nel 1188; l’edificio più antico del monastero è la chiesa della Santa Vergine. Questo luogo visse il suo massimo splendore nei secoli XII e XIII. Oggi il monastero non è in funzione, ma è una meta turistica.

Del monastero di Sanahin non si conosce la data di fondazione, ma dei manoscritti del secolo X riferiscono che questo edificio religioso venne costruito tra il IV ed il V secolo sulle rovine di una vecchia chiesa. L’invasione mongola del 1236 segnò l’inizio della decadenza di Sanahin. Tra gli edifici del complesso si segnalano la chiesa del Santo Redentore, quella dedicata alla Santa Madre di Dio e la cappella di San Gregorio.

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