N-09 – La campagna d’Egitto

Nell’aprile del 1798, Il Direttorio progetta una missione in Egitto per colpire gli enormi interessi orientali degli inglesi che hanno “colonizzato” il Paese e lo stanno dominando con governanti fantocci cui hanno regalato il lusso in cambio della delega di pensare loro all’ordine pubblico (che significa repressione). Ma si vuole anche allontanare Napoleone, ritenuto pericolosi per il potere dei Direttori.La spedizione parte il 19 maggio; il 9 giugno viene conquistata Malta: sarà il punto d’appoggio strategico per lanciare l’invasione dell’Egitto.
Il 2 luglio Alessandria d’Egitto è conquistata, il 21 luglio Napoleone vince la “battaglia delle Piramidi” contro i mamelucchi filo-inglesi. tre giorni dopo conquista Il Cairo.
Durante la spedizione in Egitto vi sarà la scoperta della Stele di Rashid (in occidente detta “di Rosetta”), decifrata in seguito da Champollion, che permise la lettura dei geroglifici.
Ma il 1° agosto gli inglesi, guidati da Orazio Nelson, distruggono la flotta francese nella baia di Abukir e il 21 ottobre scoppia una rivolta dei mameluchi (fomentata dagli inglesi).

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Nel gennaio del 1799 le truppe di stanza in Italia conquistano Roma e Napoli.Il 10 febbraio inizia la spedizione in Siria: il 25 Napoleone conquista Gaza e il 19 marzo arriva San Giovanni d’Acri. Quest’ultima viene assediata dai francesi per due mesi, fino al 20 maggio, quando Napoleone rinuncia all’impresa.

Intanto in Europa una coalizione formata da Inghilterra Russia, Prussia, Austria, l’ex regno di Napoli e la Turchia dichiara guerra alla Francia.

Fra i soldati francesi vi sono epidemie di peste, la situazione in Europa peggiora e gli austriaci stanno cacciando i francesi dall’Italia: Napoleone decide di tornare in Francia. Il 22 agosto si imbarca sulla nave Muiron.

Per scoprire una curiosità “numismatica” sui bottoni delle divise dell’esercito francese cliccate qui.

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