N-10 – Il Consolato (I parte)

Il 18 brumaio, la battaglia di Marengo e la pace di Lunéville
Il 9 novembre 1799 (il 18 Brumaio del calendario rivoluzionario) Napoleone si accorda con l’abate Sieyes e, fatta diffondere la voce dei complotti giacobini, fa votare dal Parlamento il trasferimento della sua sede a Saint Cloud (poco distante da Parigi) e prende pieni poteri militari per la difesa della Costituzione.
Il giorno seguente Napoleone scioglie il Parlamento con la forza (usando la cavalleria). La sera stessa viene proclamata la sospensione del Direttorio e la creazione di un governo provvisorio, retto da tre consoli (Napoleone, Sieyes e Roger-Ducos) con l’incarico di redigere una nuova Costituzione.

Il 14 dicembre 1799 entra in vigore la nuova costituzione, che ripartisce i poteri in questo modo:
– il potere esecutivo al Consolato, in carica per 10 anni; 3 consoli tra cui Napoleone è il “Primo console” e gli altri hanno funzioni consultive (in pratica non avevano potere);
– il potere legislativo è assegnato a tre organi:
Tribunato (discute le leggi);
Corpo legislativo (approva o respinge le leggi proposte dal Tribunato);
Senato (controllo e vigilanza).La nuova forma di governo è approvata dal popolo francese, il 7 febbraio 1800, tramite plebiscito.Il 20 maggio inizia la seconda campagna d’Italia. Napoleone valica con la sue truppe il passo del Gran San Bernardo, il giorno successivo arriva ad Aosta, il 27 maggio scende la valle, dirigendosi verso la Lombardia. Gli austriaci lo aspettavno al varco del Cenisio, ma lui puntando sulla carta più audace, sorprende tutti, passando le Alpi per il valico del Gran San Bernardo e compiendo un’impresa memorabile. Nella discesa verso Ivrea, superata Aosta, la munitissima fortezza di Bard che sbarra la valle come un ciclopico macigno (come si può vedere ancora oggi) venne superato scavando in due giorni, in un lato, un sentiero nella roccia, cioè aggirandolo. Non molto distante, per smorzare il rumore rimbombante – in quel punto – dentro la strettissima valle, nella prima notte con le tenebre fittissime, fu fatta passare prima la fanteria e la cavalleria, nella seconda, furono fatti scivolare i cannoni e i carri spargendo sul terreno e avvolgendo le ruote con della paglia. Quando i francesi arrivarono a Ivrea, i nemici scoprirono con sgomento di essere stati beffati. Non una sola sentinella si era accorto di nulla. E si trattava della formidabile fortezza di Bard.
Qui sotto, il quadro di Jacques-Louis David, Bonaparte valica il Gran San Bernardo, 1800. Notare, nell’angolo inferiore sinistro, le scritte BONAPARTE ANNIBAL, che equiparano l’impresa napoleonica a quella di Annibale.

Il 2 giugno Napoleone entra a Milano; il 14 affronta gli austriaci a Marengo (Alessandria): verso le sei del pomeriggio la battaglia era persa, quando da Novi arrivarono sul campo le truppe del generale Charles Louis Desaix, che, con l’aiuto della cavalleria del Generale Kellermann risolsero la battaglia a favore dei francesi. Il Generale Desaix, trovò la morte sul campo di battaglia di Marengo colpito al cuore da una palla di cannone.A ricordo di questa battaglia, la Repubblica Subalpina conierà una moneta da 20 franchi, d’oro 900 e dal peso di 6,45 grammi. Sarà la capostipite della tipologia “marengo”.

In seguito alla vittoria, viene ricostituita la Repubblica Cisalpina. La seconda campagna d’Italia è finita.

Il 24 dicembre 1800 alcuni realisti compiono un attentato dinamitardo a Parigi in Rue Saint Nicaise. Viene fatta scoppiare una bomba durante il passaggio della carrozza di Napoleone, che ne esce fortunatamente illeso. Ma deve ora guardarsi dagli “amici”, che hanno già iniziato a chiamarlo “tiranno”.

Qui sotto: la medaglia emessa a ricordo dell’attentato.
Fronte: testa nuda di Napoleone a ds. con dietro una stella. Intorno: BONAPARTE. REIP. ITAL. PRAESES. ANNO. III. Sotto il busto, L.M.
Retro: le tre Parche con davanti il Destino. Intorno, DVX. TVTVS. AB. INSIDIIS. In es. L.M.
Zecca di Milano, incisore Luigi Manfredini. peso: gr. 86,6 – Diametro: mm. 60

Il 9 febbraio 1801 viene siglata la pace di Lunéville: La Francia riprende il dominio dell’Italia fino all’Adige e su tutti i territori alla sinistra del Reno. La Russia inizia ad essere pragmatica. lo zar Paolo I, si é reso conto della infernale macchina da guerra che è l’esercito francese ed inizia a soppesare le convenienze di alcune – forse errate – alleanze con gli stati reazionari. Se queste intenzioni le espresse a qualcuno, nel farlo firmò la sua condanna a morte. infatti, lo zar viene assassinato il 24 marzo. Ciò interrompe le trattative con la francia per una eventuale alleanza
Per quanto riguarda l’Italia, nella Repubblica Romana viene restaurato lo Stato Pontificio, nella Repubblica Partenopea ritornano i Borboni, mentre la Toscana diventa Regno d’Etruria sotto Ludovico di Borbone.Il trattato di Lunéville viene celebrato in questa moneta da 30 soldi anno IX (1800-01) della Repubblica Cisalpina. In questa moneta si celebra anche la fondazione, a Milano, della strada Foro Bonaparte.

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