Tornano da New York i preziosi trafugati: la statua della Fortuna e il bronzo di Zeus

ROMA – Vai in vacanza a New York con la famiglia e vede la statua romana della Fortuna nelle vetrine di un antiquario. Gli sembra proprio quella rubata vent’anni prima nel museo civico di Terracina e scatta una foto con il cellulare per chiedere conferma in Italia. Lui è il maresciallo capo Michele Speranza e la statua è proprio lei, quella rubata. E’ così che sono partite le indagini per il ritrovamento di reperti archeologici trafugati negli anni ’80 a Roma e dintorni. Ritrovati e riportati in patria: oltre alla statua anche un altro pezzo di notevole valore: un piccolo bronzo di Zeus di epoca imperiale.

«NOTEVOLE BELLEZZA» – Il busto della Fortuna era stato rubato nel giugno del 1988 insieme ad altre sei opere marmoree di grande valore. Anche il piccolo Zeus di bronzo di epoca imperiale era stato trafugato nell’80 a Roma dall’Antiquarium del Museo Nazionale Romano. In America era stato appena comperato all’asta da un’ignara collezionista americana, che ha dovuto restituirlo. «Due opere di notevole bellezza», commenta il direttore generale per le antichità del ministero dei beni culturali, Stefano De Caro.

IL BRONZETTO – Trovato dalla soprintendenza di Roma in uno scavo nella chiesa dei Santi Sergio e Bacco in piazza Madonna dei Monti, il bronzetto di Zeus fa notare De Caro, «era inedito», se ci fossero state pubblicazioni sarebbe stato più difficile venderlo all’estero. Come invece è successo, tanto che la statuina, che nella Roma del I o II secolo d.C. faceva bella mostra di sè insieme a quelle di altre divinità nel pantheon casalingo di una agiata famiglia, una volta arrivata negli Stati Uniti è passata di mano più volte ed è stata addirittura pubblicata su una nota rivista di antiquariato, con una expertise firmata da Marion True, l’ex curatrice del Getty Museum processata in Italia per traffico di reperti antichi insieme con il mercante Giacomo Medici.

LE INDAGINI – I carabinieri hanno riconosciuto il piccolo Zeus nel 2006 tra gli oggetti in vendita da Sotheby’s a New York. Sono scattati controlli e accertamenti, poi le indagini in America in collaborazione con gli agenti dell’Ice, l’immigration and Customs Enforcement. Alla fine è partita la rogatoria internazionale e le autorità statunitensi hanno convinto l’attuale proprietaria, che lo aveva comperato da Sotheby’s, a restituirlo. Tra l’altro, quel bronzo era apparso su una famosa rivista d’arte nonchè esposto in un importante mostra organizzata dal museo di Cleveland e già transitato per due collezioni private, nonchè oggetto di studio in una relazione pubblicata dalla signora Marion True, già curatrice del J.P. Getty Museum di Los Angeles. Presto lo si potrà ammirare nella sala dei bronzi del Museo romano di Palazzo Massimo, assicura la direttrice Rita Paris.

Fonte: http://www.corriere.it/