I falsi lingotti d’oro in tungsteno placcato

Nel recente passato sono stati scoperti diversi lingotti d’oro falsi, nel senso che erano in tungsteno placcato con una sottile lamina d’oro puro. Nella realizzazione dei lingotti falsi, la scelta del tungsteno non è casuale: questo metallo ha un peso specifico molto simile a quello dell’oro (la densità dell’oro è di 19.320 kg/m³, mentre quella del tungsteno è di 19.250 kg/m³), ma ovviamente costa molto meno. Ne consegue che è impossibile distinguere dal solo rapporto peso/volume un lingotto d’oro da uno di tungsteno.
Le prime falsificazioni avvennero negli Stati Uniti all’epoca della presidenza Clinton (1993-2001), quando il governo degli Stati Uniti produsse circa 1.500.000 lingotti di tungsteno da 400 once (12,44 kg) l’uno. Successivamente 640.000 di questi lingotti furono placcati in oro e spediti a Fort Knox, dove dovrebbero trovarsi ancora oggi: esistono copie dei documenti di spedizione che attestano date, quantità e peso dei lingotti consegnati a Fort Knox. I restanti lingotti, dopo essere stati placcati, vennero immessi sul mercato. Alcuni osservatori avanzano l’ipotesi che la falsificazione sia avvenuta in seguito alle richieste di pagamento dei Buoni del Tesoro USA da parte della Cina, la quale iniziava a temere il deprezzamento dei dollari presenti nei suoi depositi valutari.
In seguito, questa falsificazione di Stato ha fornito l’idea a falsari privati che hanno prodotto lingotti come quello in foto.

In foto (cliccateci per ingrandirle): un lingotto da 1 kg composto da un 30-40% di tungsteno; è stato scoperto perché pesava solo 998 grammi. Una volta spezzato in due è apparsa la parte interna in tungsteno. Il falsario ha trapanato un lingotto autentico ed ha riempito i fori di tungsteno. Fonte: ABC Bullion

Ovviamente la falsificazione può essere scoperta in vari modi: usando correnti galvaniche superficiali, forando fisicamente il lingotto o, come nel video che segue, facendogli una ecografia usando gli ultrasuoni.


Il rischio di falsificazione non riguarda solo l’oro ma anche l’argento, che può essere sostituito dal molibdeno: la densità dell’argento è di 10.490 kg/m³, mentre quella del molibdeno è di 10.280 kg/m³. Pur non essendo stati trovati lingotti falsi, alcuni osservatori hanno posto l’accento sul deciso aumento della produzione di molibdeno da quando sono stati creati gli ETF, strumenti finanziari che permettono di comprare “metallo di carta”, alludendo al fatto che i gestori di questi fondi potrebbero aver prodotto falsi lingotti a copertura, almeno parziale, dei certificati emessi. Invece a livello industriale i problemi sono teoricamente molto limitati, visto che il molibdeno ha un punto di fusione ben più alto di quello dell’argento: la truffa verrebbe subito scoperta.

Aggiornamento del 31 gennaio 2014
Un’azienda francese ha creato uno scanner che verifica il titolo dell’oro e l’eventuale presenza di tungsteno nel lingotto. Per leggere i dettagli cliccate qui.