I falsi d’epoca in platino dei 10 e 20 franchi d’oro francesi del XIX secolo

Esistono molti falsi d’epoca in platino dorato dei marenghi e mezzi marenghi di Napoleone III e della terza repubblica francese. L’esistenza di questi falsi si spiega col fatto che in quell’epoca il prezzo del platino era decisamente inferiore a quello dell’oro, contrariamente ad oggi. Infatti un chilo d’oro costava 3.400 franchi, mentre un chilo di platino solo 980.
Molti di questi falsi sono praticamente identici alle vere monete, tanto che essi sono riconoscibili solo se l’esemplare è usurato: in questo caso verrebbe fuori il grigio del platino. Questo fenomeno può essere facilmente osservato in questo esemplare.

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Se la moneta è in alta conservazione, l’unico altro modo con cui scoprire l’eventuale falsità è la fusione: molte di queste monete sono state trovate da orefici o da ditte che fondono l’oro. Essi possono accorgersi di questa anomalia perchè il punto di fusione del platino (1768°) è decisamente più alto di quello dell’oro (1064°), quindi la doratura va via e l’anima in platino resta intatta. Questa moneta, ad esempio, proviene da una fusione effettuata in Svizzera; come si può vedere la doratura è quasi totalmente scomparsa.

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La perfezione stilistica di molti esemplari ha indotto non pochi studiosi ad ipotizzare il diretto coinvolgimento dello stato francese nella falsificazione. Queste sono alcune teorie su questa vicenda:

• l’interpretazione fornita da Jean Mazard nella sua opera Histoire monétaire et numismatique contemporaine (1967) è che questi falsi in platino sono stati prodotti dalle zecche francesi “senza segni distintivi e messi in circolazione allo scopo di verificarne il comportamento”;

• il numismatico genovese Gaspare Greco ritiene che questi falsi siano il risultato di una “truffa di stato” architettata dall’imperatore Napoleone III al fine di frodare l’Unione Monetaria Latina, anche per poter sostenere le ingenti spese belliche che gravavano sul bilancio dell’impero;

• altre fonti sostengono che questi falsi siano stati prodotti in Spagna dopo il 1875, con lo scopo di frodare la popolazione; infatti, in quegli anni, un chilo d’oro costava 3.400 franchi-oro, mentre un chilo di platino ne costava solo 980. Secondo le stesse fonti, questi pezzi furono messi in circolazione nel sud-ovest della Francia e in Algeria, dove la popolazione era più facilmente raggirabile o meno abituata a maneggiare monete d’oro.

Proprio per questo motivo, anche molte altre tipologie in oro del 7-800 furono falsificate in platino: si conoscono svariati luigi d’oro pre-rivoluzionari e, più rari, alcuni marenghi italiani (anno 1865).
Rimanendo nel campo delle monete francesi, finora ho censito questi falsi:

NAPOLEONE III
10 franchi: 1855 A – 1867 A – 1868 A su BB* – 1868 A
20 franchi (testa nuda): 1858 A – 1858 BB – 1860 BB – 1862 A – 1864 A
20 franchi (testa laureata): 1858 A – 1860 A – 1862 A – 1864 A – 1865 A – 1865 BB – 1866 A – 1866 BB – 1867 A – 1868 A – 1869 A

TERZA REPUBBLICA
20 franchi Genio: 1876 A – 1878 A

In corsivo quelle che potrebbero essere definite “monete di fantasia”, visto che nell’anno che esse riportano fu coniata solo l’altra tipologia.

* Da segnalare il 10 franchi 1868 A in cui il segno di zecca A (Parigi) è ribattuto sul segno di zecca BB (Strasburgo). Questa particolarità è stata segnalata dal Bollettino numismatico Cgb n° 7 del marzo 2005 (trafiletto in prima pagina).