Gran Bretagna, moneta per i corvi della Torre di Londra

I corvi imperiali (Corvus corax) della Torre di Londra vivono in cattività all’interno di detta fortificazione. Questi corvi, storicamente comuni in tutta la Gran Bretagna, sono scomparsi da gran parte del loro areale e nella città di Londra oggi possono sopravvivere solo in cattività solo presso la Torre, con il supporto dell’uomo.

La presenza di questi corvi è tradizionalmente ritenuta una protezione della Corona britannica e della Torre stessa. Una superstizione lega il destino dei corvi a quello della corona britannica, poiché “se i corvi della Torre di Londra moriranno o voleranno via, la Corona cadrà e con essa la Gran Bretagna”.

La leggenda locale fa risalire l’origine della popolazione di corvi in cattività al periodo della restaurazione inglese, sotto il regno di Carlo II dal 1660 al 1685. Alcuni storici tuttavia ritengono che la mitologia sui corvi della Torre sia un’invenzione, probabilmente una leggenda successiva di epoca vittoriana.

In ogni caso, durante la seconda guerra mondiale un solo corvo riuscì a sopravvivere ai bombardamenti subiti dalla città nella battaglia d’Inghilterra. Per questo il primo ministro Winston Churchill ordinò un ripopolamento della colonia con nuovi esemplari, fino a portare il gruppo alla sua dimensione originaria.

I corvi della torre sono stati arruolati come militari del Regno; per loro sono stati anche emessi documenti che ne attestano lo status, come se si trattasse di veri e propri soldati. I corvi possono essere congedati per cattiva condotta, come accaduto nel 1986 al corvo George, reo di aver attaccato e distrutto alcune antenne televisive.

Nel 2019 la gran Bretagna ha dedicato ai corvi della Torre di Londra una moneta da 5 sterline in cupronichel. La moneta pesa 28,28 grammi ed ha un diametro di 38,61 millimetri.
Sono state emesse anche una versione in argento (prodotta in 3.800 esemplari) ed una in oro (325 esemplari) con lo stesso disegno.