Il ripostiglio del soldato del Colle del Teodulo

Poche settimane fa è stato pubblicato un libro riguardante il ripostiglio di monete rinvenuto nel 1984 sul versante svizzero del Colle del Teodulo (in foto), nel canton Vallese. Il libro è bilingue (italiano-tedesco) e si intitola Die Geldborse des “Soldners” vom Theodul-Pass (VS) – Il ripostiglio del “mercenario” del Colle del Teodulo (VS). Gli autori sono Josè Diaz Tabernero e Luca Gianazza; il prezzo di copertina è di 45 franchi svizzeri più spese di spedizione. Il volume può essere ordinato scrivendo all’indirizzo info@fundmuenzen.ch

Nel 1984 furono scoperti presso il Colle del Teodulo, a circa 3.000 metri di quota, i resti di un cadavere umano che era rimasto rinchiuso nel ghiacciaio. Fino all’inizio degli anni ’90 del XX secolo vennero raccolti ossa umane, armi, monete, resti di mulo, gioielli in argento e svariati pezzi di vetro, legno, tessuto, metallo e cuoio venuti alla luce a seguito dello scioglimento dei ghiacci nella parte superiore del ghiacciaio del Teodulo. La localizzazione in uno spazio ristretto e una datazione dei materiali sostanzialmente omogenea consentono di porre in relazione il nucleo principale di questi oggetti con un singolo evento sfortunato, che ebbe come teatro il ghiacciaio a cavallo dei secoli XVI e XVII, come dimostrano le 184 monete di una borsa, la maggior parte delle quali risale alla seconda metà del XVI secolo. Le armi scoperte vicino al corpo suggeriscono che fosse un soldato o un mercenario.
Nove pezzi d’argento sono di grosso modulo (ducatoni), coniati quasi tutti a Milano. Le altre monete sono esemplari a basso tenore di argento prodotti in zecche dell’area piemontese-savoiarda (come Messerano e Monferrato); si segnala anche la presenza di due torneselli veneziani. Nel ritrovamento si osserva una rilevante presenza di contraffazione di tipi milanesi e di Savoia. Monete provenienti dal nord delle Alpi non costituiscono che una piccola parte del ritrovamento.

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