Australia, due monete per il surf

La prima fonte storica che cita lo sport del surf è il diario di bordo del capitano James Cook, che scoprì le isole Hawaii il 18 gennaio 1778. Egli scrisse dei polinesiani che cavalcavano le onde a bordo di rudimentali surf di legno; Cook descrisse questi primi surfisti come persone che provavano un’immensa gioia nel farsi trasportare dalle onde. Le prime rudimentali tavole erano solitamente costruite legando assieme tre tronchi cavi piegati verso l’alto sulla prua.
Poi nel 1835 l’esploratore James Edward scrisse che in Guinea si vedevano spesso “dei ragazzi che nuotavano nel mare, con delle tavole leggere al di sotto della pancia. Aspettavano un’onda e poi si lasciavano trascinare a riva ergendosi su di essa come fosse una nuvola. Si diceva tuttavia che degli squali di tanto in tanto sbalzassero da dietro gli scogli e li inghiottissero”.
In seguito il surf fu bandito dai missionari calvinisti, a causa delle nudità esposte dai polinesiani che lo praticavano. Questo sport visse la sua ripresa tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. Un contributo decisivo alla diffusione del surf dalle Hawaii verso il resto del mondo venne dall’hawaiano Duke Kahanamoku, futuro campione olimpico di nuoto, che nel corso dei suoi viaggi agonistici portò il surf sulle coste statunitensi ed australiane, dove oggi è molto popolare.

Proprio l’Australia nel 2013 ha dedicato a questo sport due monete, appartenenti alla serie The land down under:

Cliccate sulle immagini per ingrandirle

  • 1 dollaro in argento puro: la moneta pesa 31,1 grammi (un’oncia) ed ha un diametro di 40,6 millimetri. La tiratura è di soli 5.000 pezzi, tutti prodotti in versione fondo specchio (proof);

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  • 25 dollari in oro puro: la moneta pesa 7,78 grammi (un quarto di oncia) ed ha un diametro di 20,6 millimetri. La tiratura è di soli 1.000 pezzi, tutti prodotti in versione fondo specchio (proof).

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